Convolare a Seconde Nozze
Ritenta, sarai più fortunato
Se avete alle spalle un matrimonio religioso, il secondo “sì” va celebrato in Comune (a meno che non si sia ottenuto l’annullamento del primo dalla Sacra Rota). Occorre la copia integrale dell’Atto di matrimonio precedente rilasciata dal Tribunale del comune in cui è avvenuto il matrimonio, con l’annotazione dell’avvenuto annullamento. Se sono trascorsi meno di 300 giorni dal divorzio, serve la copia autenticata della sentenza. Ai vedovi è richiesta la copia integrale dell’atto di morte, rilasciata su autorizzazione della Procura della Repubblica dal Tribunale del Comune di morte. La legge, anche in caso di seconde nozze, dà diritto ad una licenza matrimoniale di quindici giorni.
A chi capita di sposarsi per la seconda volta, per divorzio o vedovanza, non è concessa molta indulgenza, quindi attenzione ai passi falsi nell’organizzazione e nella scelta di abito, addobbi e ricevimento. Il secondo matrimonio è un po’ più difficile per voi, ma anche per gli invitati. Gli occhi saranno puntati per vedere se farete uno scivolone, e tutti saranno pronti a criticarvi. Piccole regole di bon ton
- In caso di matrimonio religioso, la cerimonia delle seconde nozze è più discreta e gli invitati non saranno molti
- La sposa è accompagnata all’altare dal futuro marito e non dal padre
- La sposa normalmente non veste di bianco e non porta il velo. Può indossare un tailleur o anche un abito lungo color avorio o intinte pastello.
- In caso di matrimonio in chiesa, non si suona la marcia nuziale
- Se ci sono figli, questi possono essere lasciati liberi di decidere se partecipare o meno alla cerimonia
- L’invito all’ex coniuge è facoltativo, dipende dai rapporti che si sono instaurati. La partecipazione, dovrebbe essere obbligatoria
Fonte: “Virgilio”- Francesca Rummo